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Tue 19 Mar 2024
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Informazioni su i pasei della zona - CAORLE

CAORLE

CAORLE

Caorle un comune di 11.921 abitanti della provincia di Venezia, situato tra le foci dei fiumi Livenza e Tagliamento, che si affaccia sul Mare Adriatico a nord est della Laguna di Venezia fra le localita' turistiche di Eraclea e di Bibione.

Le radici di Caorle affondano nel I secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano), come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana, come l'"ara Licovia", altare sacrificale custodito ora nel duomo, o i ritrovamenti archeologici in mare. Tuttavia la citta' cresce e diventa importante come porto della vicina Concordia, per la sua posizione alla foce del Lemene, soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli unni, che spinsero molti concordiesi dall'entroterra alla costa; fu in quel periodo, attorno al VI secolo, che Caorle divenne sede vescovile. La costruzione dell'odierna cattedrale, tuttavia, risale all'XI secolo, su una pre-esistente basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati tutt'ora all'interno del duomo, nel museo annesso e nei giardini della canonica. Nei successivi secoli le sorti di Caorle furono legate a quelli della repubblica Serenissima, con l'alternarsi di concessioni e privazioni di privilegi sulla pesca e sul controllo delle acque, fino alla decadenza avvenuta in epoca napoleonica. Nel XIX secolo fu soppressa la diocesi, e da allora il territorio di Caorle fu annesso al patriarcato di Venezia. Di antica data e' la devozione alla Madonna dell'Angelo, tanto amata dai caorlotti; la tradizione racconta che il simulacro della Vergine arrivo' per mare, su un "pozzetto" marmoreo galleggiante (custodito nel santuario) che solo dei bambini riuscirono a sollevare e trasportare nella vicina chiesa dedicata a San Michele Arcangelo (di qui il titolo "Madonna dell'Angelo"), laddove invece i pescatori che l'avevano trovata fallirono. La scena di questo ritrovamento portentoso decora parte della volta dell'odierno santuario. Tragica fu la vicenda che, il 31 gennaio 1923, porto' alla distruzione del venerato simulacro, bruciato ad opera di ignoti ladri sacrileghi; gli scultori della val Gardena scolpirono dunque un nuovo simulacro ligneo (quello attuale) che giunse a Caorle dalla Basilica della Salute a Venezia ricoperto da reti, per rievocare il ritrovamento di quello antico. La Madonnina del mare veglio' su Caorle anche nei momenti piu' difficili.

Di particolare interesse il duomo del 1038 (gia' Cattedrale e sede vescovile fino al 1807) e il campanile cilindrico e sormontato da cuspide conica, in stile romanico, della stessa epoca. Tra le opere custodite all'interno del tempio particolare interesse suscitano la "Pala d'oro" (secondo la tradizione donata alla popolazione dalla regina di Cipro Caterina Cornaro), "L'Ultima Cena" attribuita a Gregorio Lazzarini e una particolare "Pieta'". L'annesso museo parrocchiale custodisce inoltre sei tavole raffiguranti apostoli del XIV secolo, di scuola veneta, una "Croce Capitolare" astile datata XIV secolo, il reliquiario del cranio di Santo Stefano Protomartire, patrono della citta', e il "Reliquiario del preziosissimo sangue", contenente, secondo la tradizione, terra sopra la quale passo' Gesu' sanguinante, oltre ad altre reliquie e arredi sacri. Sulla costa si trova il Santuario della Madonna dell'Angelo, ricostruito nel XVII secolo su una preesistente chiesa di pianta basilicale, e ristrutturato nel 1944. Da sempre meta di devoti pellegrini, conserva, sotto la volta affrescata, oltre alla stupenda statua lignea della Vergine col Bambino, l'altare maggiore barocco, proveniente dal duomo, e un rilievo dell'Arcangelo S. Michele, opera dello scultore Andrea dell'Aquila. Ogni anno si svolge il concorso "Scogliera viva", per il quale scultori di diverse nazionalita' sono chiamati a decorare gli scogli del lungomare con sculture di gran pregio, ammirabili tutto l'anno.

La cittadina veneta offre ai turisti amanti del mare 18 chilometri di arenile, divisi in due spiagge (di Levante e di Ponente); a nord la Laguna di Caorle e' l'ideale per escursioni in barca in mezzo alla natura incontaminata, che tanto piaceva allo scrittore Ernest Hemingway, il quale la descrisse nel suo libro Di la' dal fiume e tra gli alberi. Tra le valli e le barene si trovano i "casoni", tipiche costruzioni usate in passato dai pescatori durante il periodo della pesca. Il centro storico, con le sue casette variopinte distribuite fra calli e campielli, da' l'impressione di camminare in un piccolo scorcio di Venezia; nel mezzo della citta' vi il porto peschereccio, testimone della fiorente attivita' di pesca ed ultimo baluardo della rete di canali che attraversava la citta' vecchia, ora sostituiti dai "Rio terra'".


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